12 dicembre 2012

Quello che un uomo deve fare


Ecco, quando fai così non so resisterti. Stasera sei particolarmente brillante, sicuro di te, trattieni un sorriso.
E d’altronde i ruoli li conosciamo bene, no? 
Tu   sei l’uomo e io la donna, dunque lasciamo semplicemente che ognuno reciti la sua parte.
La prima mossa spetta a te, si sa.
Quello che un uomo deve fare non c’è bisogno che te lo dica. Tu sei il mercante, Sei l’illusionista, il prestigiatore.
Devi convincermi, devi stupirmi, devi farmi credere che non esista nient’altro al mondo, questa sera.
Ed io? Certo, devo farmi conquistare con classe, poco alla volta, facendoti dubitare fino all’ultimo. Avanti, fammi vedere che cosa sai fare. 
Parlami, piano. Tanto non ascolto molto ciò che dici. Forse qualcosa riguardo ai miei capelli...
In fondo le parole, in questo gioco, servono solo a distogliere l’attenzione da quello che fanno le mani.
Come un mago le muovi con eleganza. 

Lente.
Lente.
Lente. 

Ed io sono troppo incantata dal tuo sguardo per riuscire a pensare.
Le tue mani sono un mezzo di trasporto emotivo: mi portano dove le emozioni si sciolgono e scorrono libere nelle vene.
Mi sfiori la schiena e i muscoli si rilassano. Le tue mani sulla testa e i pensieri si placano. Anzi, evaporano. La mente si annulla. Ora sono solo corpo e istinto.
E non ricordo più quale dovrebbe essere la mia prossima mossa. 
La mia volontà è scivolata fino in fondo alle lenzuola, insieme ai vestiti. Non sono più cosciente, non sono più niente. 
O sono tutto, finchè resto nelle tue mani. Il tuo tocco mi dà vita. Sono come quei giocattoli che si animano solo quando vuoi tu. Il tuo profumo mi annienta. Il tuo ritmo mi imprigiona. Quello che un uomo deve fare lo hai stabilito tu, è polverizzare ogni proposito di una donna.
Se smetti, precipito. Le tue mani mi lasciano.

Le news alla radio. Tra poco trasmetteremo l'oroscopo del giorno. Il vicino ha ripreso a martellare alle otto di mattina. Sta passando il camion a ritirare il vetro. La coinquilina sta preparando il caffè.
Stasera ti chiamo. E chissà.


La senhorita Flor 

BEBE - MI GUAPO


foto by Photobenjo (http://www.photobenjo.altervista.org)