Non sono una guardona ma guardare le persone, guardare intensamente le persone mi è sempre piaciuto.
Direi quasi fissarle.
Direi che è quasi un hobby!
Direi quasi fissarle.
Direi che è quasi un hobby!
Rimango affascinata dai visi vissuti, da mani
che si muovono, da vestiti più o meno appariscenti o da capigliature che
sembrano posticce sul viso di chi le porta. Mi incantano le DONNE attempate col
rossetto rosso e la borsa della spesa. Le ragazzine quindicenni che escono in
autobus il sabato pomeriggio. I professori col cappotto liso l’occhiale tenuto
insieme con lo scotch e la borsa di pelle. Guardandoli la mia testa fantastica
sulle loro vite e scrive un veloce racconto su di loro. Ovviamente non sfuggono ai miei sguardi gli aitanti
giovanotti che si aggirano per la città. Con loro capita che nasca un fine
gioco di “guardo non guardo”. Il tutto fine a se stesso. Ho sempre avvistato
da lontano i miei compagni di gioco e avvicinandomi mi son sempre resa conto di
avere occhio fine nell’individuare l’avversario giusto.
Oggi mentre uscivo da lavoro ho intravisto da
lontano un ragazzo che sembrava potesse permettermi di passare piacevolmente
quei 5 minuti canonici che avevo a disposizione per fare il mio giochino. Mi avvicino per vedere meglio. Niente. Sfuocato.
Devo andare più vicino.
Cazzo è brutto.
Non sono più la lince di una volta.
Devo andare più vicino.
Cazzo è brutto.
Non sono più la lince di una volta.
2 commenti:
porca miseria che delusione...
non ci sono piu' le linci di una volta!!!
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