6 aprile 2013

E Veessero tutti felici e contenti. Boh.

Ho smesso di pensare a come avrei arredato la mia futura casa esattamente quando ho smesso di credere che esiste un principe azzurro, al di là delle favole. Un po' perché i finali da "...e vissero tutti felici e contenti" non mi hanno mai convinta, cinica che sono dalla culla, un po' perché a trent'anni e ancora residente nella magione di famiglia, la Disney il Destino ha scelto per me Peter (Pan, per l'appunto, il mio principe) che di azzurro ha i suoi begli occhioni.
Ora, prendi una principessa a caso di oggi, una di quelle che vorrebbero che lui in bagno alzasse la tavoletta, oppure che rinunciasse, che ne so, alla finale di coppa per accompagnarti alla fiera degli sposi, e chiedile di indicarti il suo principe azzurro; con molta probabilità lei ti parlerebbe di Big. Quello di Carrie. Sì dai, quello della Limousine, l'autista e le pareti della camera da letto tinte di rosso scarlatto.
Io, invece, che sono una princi un po' più pragmatica, vi direi John McClane. Quello con la canotta sudicia degli sforzi fatti per salvare il Paese dai tiranni del terzo millennio, lui che di azzurro al massimo ha la fodera della fondina. Lui che, però, corre a salvarti anche se sei una stronza che da lui vuole solo il divorzio. Tipo la sua Holly. Chissà come l'ha arredata casa sua, John, dopo che lei lo ha piantato.
Come potrà mai essere la casa di uno che non c'è mai? Un monolocale? Con giusto l'essenziale? Cosa non potrebbe mai mancare a casa sua? A parte una princi pragmatica come me?

Il principe Zurro nel mio reame


To be continued...