15 novembre 2012

Non guardarmi le Mani

Attenzione, per l'apporto fotografico trash questo articolo non è adatto ai deboli di stomaco.

Tra le non-si-è ben-capito-quante-dita che passeggiano sulle tastiere per questo blog, le mie sono quelle senza smalto.
Il perchè è tutto racchiuso in una parola orribile. Onicofagia.
Di  fatto non ho nulla di contagioso, solo mi rovino le unghie.
Credo sia una sorta di disturbo compulsivo, o almeno così sentenzia wikipedia.
Qualche volta, solo recentemente, mi sono addentrata su internet per vedere cosa si dice di chi ha questo brutto vizio.
Inutile dirlo. le più accanite sono le ricostruttrici di unghie.
Vogliamo parlarne?
Ok, le mie mani non saranno presentabili, ma le vostre?
Le ricostruttrici sfoggiano, nei loro blog, artigli pitonati pari solo a quelli di Brigitte Nielsen nel ruolo della Strega Nera per Fantaghirò.


Ma le mani delle nail artist (tsè) non sono oggetto di critica.
Le mie si. Da sempre.
"Non sta bene che le mani di una signorina siano ridotte così"
"Le mani sono un biglietto da visita"
"Vuoi anche le mie?" (cit. mia madre)


Tutti, tutti e dico tutti si sentono liberi di dare un giudizio sulle mani di un onicofago.
Riflettevo, pensando a cosa scrivere, che effettivamente la critica aperta a questo tipo di "problema" è l'unica obiezione all'aspetto fisico che nessuno si nega.
Voglio dire, ve la sentireste voi di andare da una persona un po' formosetta a dire "hei tu, non ti pare di avere dei chili di troppo?", o ad una vostra amica appena uscita dal parrucchiere con una cofana orrenda "stavi molto meglio prima!"? (Sono certa non lo fareste)
Eppure con me questa libertà se l'è presa gente che mi conosceva appena.
E vi assicuro che qualche "cazzo vuoi?" c'è scappato.
Il migliore fu un ragazzo che aveva le unghie (tutte) da chitarrista. Con lo smalto rinforzante.



Io non mi sento disturbata. Oppure, forse, mi sentirei sollevata se questo fosse il mio disturbo peggiore.
In definitiva: non fumo, non mi drogo e non dico neppure le bestemmie..e se qualche volta mi beccate con lo sguardo sgranato e le mani in bocca, non rompetemi i coglioni.

(dedicato con un pizzico d'invidia alle mani più belle che esistano, quelle de La Menguez)



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