8 novembre 2012

Quelli che ben pensano

"Ognun per sè, Dio per sè.. Mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica. Mani ipocrite"

Nel mio paese la notte della Vigilia di Natale non c'è solo "una messa".. c'è La Messa, a mezzanotte.
Bisogna andare a prendere il posto tipo un'ora prima dell'inizio, altrimenti si resta in piedi.
Vedere gente che si mette il vestito nuovo, si riempie di sorrisi smaglianti, e stringe mani a destra e sinistra, mi irrita.
Vedere a fine messa la gente che si bacia per farsi gli auguri, mi fa ridere.
Fare un augurio a qualcuno è una cosa meravigliosa. Cavolo. "Ti auguro", vuol dire che vorrei il meglio per te. Non si fanno gli auguri a vanvera. Un augurio viene fatto ad una persona cara.
E non posso pensare che le persone che vanno in Chiesa una volta l'anno solo per farsi vedere, abbiano altre persone care al di fuori di loro stesse.
E questa ipocrisia, mi fa davvero saltare i nervi per aria.

"Mani che fan cose che non si raccontano, altrimenti le altre mani chissà cosa pensano. Si scandalizzano"

Quante volte mi sono trovata a pensare con fintissimo imbarazzo e verissimo compiacimento "se solo le persone intorno a me sapessero che fino ad un momento fa ero insieme a lui.. e se solo sapessero cosa stavano facendo allora le mie mani..".

Sorriso malizioso, pensieri che devono rimanere tali, ricordi piacevoli da tirare fuori dai cassetti nei momenti più giusti..

"Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino. Mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli"


Stiamo impazzendo tutti.
Mors tua, vita mea, dicevano i latini.
Per non affogare nella merda in cui siamo fino al collo, tiriamo fuori le mani quel tanto che basta per spingerci verso l'alto, per non affogare, facendo piombare nell'abisso senza il minimo rispetto, senza il minimo rimorso, chi ci sta accanto.
Badanti che picchiano gli anziani che accudiscono, mogli o fidanzate massacrate dai loro uomini, genitori che uccidono i figli, poliziotti che si sfogano con rabbia su semplici manifestanti.. gli esempi sono migliaia.


Vite distrutte per noia, per follia, per disperazione, per cattiveria inaudita, per brama di successo, soldi, amore o potere.

Questo pezzo è del 1997. Sono passati 15 anni, e queste parole potrebbero essere valide dalla prima all'ultima ancora oggi. Anzi, sembrano quasi scritte oggi pomeriggio.

Un triste ritratto delle nostre mani.
Mani italiane.

Mani che ci siamo illusi di ritrovare "pulite", ma che nella realtà sono più sporche di quanto non lo siano mai state prima.
Perché prima erano solo "alcuni", erano solo poche persone che tutti o quasi detestavano.
Persone che, una volta trovato sufficiente forza per farlo, il popolo ha cacciato via a calci dove non batte il sole.

Ora è diverso.
Oggi ci siamo dentro tutti. Ognuno di noi avrebbe un motivo per sporcarsi le mani.
E tutti gli altri lo sanno. E' la chiave di volta per ottenere quello che si desidera dalle persone.
E purtroppo, funziona.



.

Nessun commento: